giovedì 25 settembre 2014

Fuochi

Ogni campo ha il suo cerchio di fuoco, dove vive e dimora questo elemento che scalda, illumina, cuoce i cibi, raduna attorno chi si conosce e chi non conosce ancora.

Questi sono i fuochi di quest'anno, quello dedicato a tutti i quattro elementi, a Beltane; i due fuochi-mandala di Celtica; infine il piccolo e semplice di Axa Briga.





mercoledì 24 settembre 2014

Kubb per Keelan

Ci si stava dimenticando di qualcosa di importante.

Ad Axa Briga non solo si sono rivisti vecchi amici e conosciute nuove persone, ma si è anche conosciuto un nuovo gioco, grazie ad un ragazzo, di cui ora mi sfugge il nome, appartenente al Clan del Tasso.

Il gioco si chiama Kubb (per i curiosi ecco una esauriente spiegazione http://it.wikipedia.org/wiki/Kubb) e ha subito calamitato l'attenzione di Keelan, ma anche di Elder, i quali hanno giocato qualche partita contro i Tassi nel grande prato dietro alle nostre tende.


Io (Sceal) ero incuriosito, ma non amando star troppo al sole, mi sono stravaccato all'ombra di un alberello e ho guardato gli altri impegnarsi in questo gioco, semplice, ma accattivante.

Ora l'idea è di realizzare da noi i vari pezzi e di giocare ai prossimi festival, o in qualche parcheggio di qualche supermercato durante la notte...

ps: Keelan vuol diventare in breve tempo campione europeo di tale gioco!!
pps: preso da questo gioco, con qualche settimana di ritardo, sto girando il web e trovo pagine molto particolari, come questa http://mandyandjohnaregone.com/?p=1913

lunedì 22 settembre 2014

Pensieri di Keelan

Non ho mai scritto un post vero e proprio su questo blog, ma non è un caso se solo ora ho deciso di farlo.
Innanzi tutto perché, come ha già scritto Scéal, Axa Briga ha chiuso la stagione delle feste per il nostro clan, almeno per questo 2014, e quindi è quasi naturale fare un piccolo bilancio. In secondo luogo perché questo 2014 Salluo per me è stato, per così dire, particolare: il mio ruolo di vice-capo clan si è reso più "tosto" del previsto, a causa di impegni che hanno limitato la nostra Hélori.

Mi trovo perciò a fare un bilancio doppio: personale e per il clan...
Questo 2014 è stato un grande anno: per la prima volta (da quando faccio parte del clan) abbiamo partecipato a 3 feste, e tutte e tre sono state esperienze positive (a parte il clima di celtica, come ricorderete). La cosa migliore è che il clan ormai si è consolidato, abbiamo avuto uscite e nuovi ingressi, ma per fortuna da tre anni un blocco di persone continua a credere in questo piccolo sogno e a lavorare sodo per mantenerlo vivo. E questo vuol dire anche un sacco di belle cose dal lato pratico: tutti sanno cosa devono fare e come farlo. Se non fosse così quest'anno sarebbe stato molto più faticoso. 


E su questo punto devo riservare un grazie particolare a Scéal. Non che gli altri non si siano fatti il mazzo nelle mille cose che ci sono da fare, ma almeno per quel che mi riguarda, per tutto ciò che è organizzazione, devo ringraziare il nostro bardo per avermi aiutato a mantenere la mente lucida quando lo stress da organizzazione era più alto! Ma tenere in piedi il clan non è stata solo una fatica, è stato prima di tutto un piacere e un onore.. L'ho fatto per il clan, per Hélori e per quello che il celtismo rappresenta. E poi chi mi conosce sa che "organizzare" e "gestire" sono cose che oltre a piacermi, mi riescono anche abbastanza bene. Ma come appunto accennavo poche righe sopra, se da un lato tutti sanno come fare le cose, è anche vero che una "regia" serve sempre, perché un po' consciamente, un po' inconsciamente, tutti aspettano le parole del capo. 

Visto che in questa stagione Hélori era impegnatissima, tutti aspettavano la mia ultima parola. Come ho detto sono cose che si fanno per piacere e non come doveri; per questo, visto che da poco abbiamo avuto un nuovo ingresso nel clan, e chissà se ce ne saranno altri da qui a Beltane 2015, nel fare il mio bilancio Salluo mi auguro che in futuro il clan diventi più unito da un lato, e più autonomo dall'altro Un po più di spirito iniziativa da parte di tutti non guasta, quanto meno la dove le cose da fare sono rodate e ormai consuete. 

Per il resto.. L'autunno si avvicina, e con lui si avvicina il tempo delle cene, delle riunioni, delle festività casalinghe... E anche degli inventari, delle nuove cose da ideare ed eventualmente costruire, e personalmente mi auguro anche che arrivi il tempo dei grandi cambiamenti tanto attesi! E intanto... 

Felice Mabon a tutti!!!

giovedì 18 settembre 2014

About Axa Briga

Non so i miei compagni di avventura, ma a me, l'uomo del racconto, lasciare il bosco di Axa è sembrato più pesante rispetto a quanto non fosse stato, nei mesi precedenti, venire via dal Peuterey o da Masserano.

Forse dopo quei festival sapevamo che l'estate sarebbe arrivata (lo si pensava a maggio, ma anche a luglio, dato il tempo...) e con lei altre feste; domenica sera si sapeva invece che le tende, i vessilli, i costumi da fiaba sarebbero stati riposti per lunghi mesi.

Ma torniamo indietro di qualche giorno, o forse solo qualche ora, e di essere meno malinconici e più oggettivi. Siamo arrivati nel bosco di Axa Briga alla sera di venerdì, Elder, Keelan ed io, mentre il tramonto lasciava al crepuscolo il compito di farci vedere gli spazi di questo festival, non ancora pronto all'arrivo dei visitatori. Abbiamo montato le tende da campeggio alla luce dei fari, e cenato sul furgone, spostando sotto le querce gli oggetti che non avrebbero patito l'umidità notturna.
Poi solo il tempo di buttarci in tenda assieme ai sacchi a pelo, prima di dirsi buonanotte.
Una notte silenziosa... sarebbe stata se le cornamuse non avessero suonato assieme ai tamburi... ma il sonno è giunto ugualmente.

Al mattino del sabato sveglia presto, colazione in paese, in un bar dove il tempo si è fermato a metà degli anni '70. Quindi di nuovo nel bosco a "creare" il nostro villaggio, sotto un cielo sempre più azzurro e luminoso... dopo sarebbe stato molto caldo!



Eccolo il nostro villaggio, questa volta piccolo e senza troppi orpelli, ma sicuramente completo di tutto: il nostro vessillo, il cerchio di pietre per custodire il fuoco, un po' di legna per tenere viva la fiamma durante la sera e la notte, oltre che per cucinare, alcune panche per desinare, il tavolo carico di stoviglie, la tenda più grande, trasformata da magazzino in dormitorio, due tende piccole adibite a magazzino, l'una di cibo, l'altra di costumi e attrezzi.
Non si vede, ma sotto le due querce a destra nella foto, la pietra è diventata un piccolo altare per ringraziare gli spiriti del bosco e gli elementi; a loro abbiamo portato acqua, noci e ghiande raccolte durante una passeggiata, bacche di sambuco e legnetti.

Così abbiamo atteso gli altri Sallui, come Rowan, che sono arrivati nel pomeriggio, e il giorno dopo.
E' scesa la notte del sabato, e il nostro fuoco, assieme a quelli degli altri campi e alla pira accesa nel prato, ha seminato il buio di luci tremolanti. Come ormai mi capita sempre durante queste feste, non ho quasi dormito, ascoltando la voce delle fiamme e il sussurro del vento.
Forse ho voluto vegliare, mentre gli altri sognavano e dormivano, come una sentinella solitaria, scrivendo poesie silenziose agli spiriti che ancora dimorano fra le radici degli alberi.

Poi è arrivata la domenica, e con lei Helori, che ha portato alcune brioches, magari non troppo filologiche ma molto gradite. La giornata è volata, sino a quando non ci siamo cambiati da fate, maghi e fauni, per far sorridere di sorpresa e di meraviglia i bimbi che giravano alla festa.



Avremmo dovuto interpretare gli stessi personaggi nel contesto di un gioco dell'oca vivente, ed eravamo molto curiosi di questo esperimento, ma non vi è stato modo di organizzarlo, per la concomitanza di altre attività proposte da altri gruppi. Sarà per la prossima volta.

Infine abbiamo smontato tutto. Rapidi, silenziosi, efficienti...
Le tende sono diventate fasci di pali e sacchi di tessuti, i costumi sono entrati malinconici dentro alle scatole, i nostri vestiti da campo piegati nei trolley. Qualche saluto a chi ha organizzato l'evento, Caddy, Sonia, Renata, Fox della Fossa, e poi un silenzioso viaggio di ritorno ci ha riportato alla base.

Ora entreremo in letargo, anche se spero che ci sia qualche altro piccolo grande evento come questo, a tirare fuori dalle scatole e dai sacchi il nostro mondo alternativo e colorato, quello dei Sallui.