mercoledì 29 maggio 2013

Sallui in partenza per le Terra sotto il mare

Questa settimana i Sallui non si riuniranno come loro solito per continuare la preparazione in vista di Celtica 2013.

Ma il motivo è alquanto particolare!
Helori, oltre ad essere la nostra guida nonchè memoria storica del gruppo, è una bravissima tatuatrice e proprio domani, giovedì 30 maggio, partirà alla volta delle Terre sotto al mare, per essere presente ad una convention.

Le Terre sotto il mare per gli uomini moderni sono i Paesi Bassi, oppure Olanda, e lei, assieme a Dramor ed Elder, è diretta là portando con sè il suo baule pieno di inchiostri colorati e di disegni.

A proposito di disegni sulla pelle, ecco uno degli ultimi che ha disegnato, presente nella sua scheda di dettaglio sul sito della Convention.

In bocca al lupo, e speriamo che torni presto per raccontare a tutto il popolo rimasto al di qua delle Alpi questa bella esperienza!

sabato 25 maggio 2013

Il programma di Celtica 2013

Finalmente il programma definitivo di Celtica 2013.
>> vai al programma sul sito ufficiale <<
Saremo nel magico bosco in Val Veny, presso Courmayeur, dal 5 al 7 luglio.

Oltre alla fiaba animata per i piccoli - ma che neppuri i grandi disdegnano, per tornare un po' bimbi all'ombra delle maestose conifere - quest'anno il campo sarà animato anche alla sera.

Quando? Quando attorno al fuoco lanceremo i  nostri magici dadi, illustrati da Helori e Rowan su ogni faccia, per raccontare favole e racconti insieme a chi verrà a trovarci.

Insomma, i Sallui continuano a raccontare un mondo magico e da fiaba attingendo al patrimonio artistico e culturale non solo del mondo celtico, ma anche ispirandosi al mondo di fiabe dell'infanzia di ciascuno, mescolando sapientemente il tutto con... l'improvvisazione e con quello che le persone che giungono al campo portano del loro vissuto.

Come diceva qualcuno "Alea iacta est"... il dado è stato lanciato, chi vuol iniziare la prossima storia??

domenica 19 maggio 2013

La cena degli avanzi

A Beltane nella polenta c'era entrata la cenere del fuoco.
I fagioli erano più saporiti, perchè avevano il sapore di affumicato.
Le verdure ed i tomini scaldati sulla fiamma viva avevano quel non so che di vivo, condiviso...

A casa, oltre a qualche formica in auto, tanta stanchezza e soddisfazione per i tre giorni volati via, abbiamo riportato qualche avanzo di cibo: un mezzo pacchetto di farina, due tomini, un po' di fagioli e del sugo di pomodoro. Anche un po' di pasta e tanti carciofini sott'olio, oltre che olive (sempre sotto'olio).

Quindi ci siamo detti, troviamoci per far una cena, ed evitare di buttare via quanto avanzato.
Helori ci ha ospitati come sempre, e da qui il significato del suo nome (vedi qui), e nella piccola cucina di casa sua abbiamo riassaporato un po' di quei momenti.
Tutti attorno al fuoco, mentre il vento portava a spasso le ultime nubi della giornata, prima che arrivasse la notte.
Fuoco, braci rosse e pulsanti, qualche indecisione dettata dal fatto che a casa, con il fornello ad accensione elettrica è sempre tutto più facile... ma poi tutti insieme a mangiare la nostra cena, attorno al fuoco che ci aveva permesso di cuocerla.

E' stata una cena strana, durante la quale abbiamo parlato un po'... prima di perderci ognuno nei propri pensieri. Prima di portare in mezzo ai piatti usati per la cena la grappa del Bruttazzo, e godercela a poco a poco.

Chi è il Bruttazzo? Eh, bella domanda... alcuni di noi si chiedono anche se sia una Bruttazza.
Comunque sia è lo spirito del campo Salluo, e della nostra amicizia.
Spirito nel senso letterale del termine, dato che fa 42 gradi...
Ma non solo, ci siamo passati quella bottiglia si mano in mano attorno al fuoco, dopo che i fuochi di Beltane erano divampati al centro della radura, fino a quando ad uno ad uno siamo crollati per la stanchezza, e siamo andati a dormire.
La bottiglia di grappa del Bruttazzo è rimasta lì, come sentinella di guardia nella notte.

Ma la cena degli avanzi come è finita?
E' finita con un inizio... ossia pensando a come organizzare la prossima festa, ma questa è un'altra storia!

mercoledì 15 maggio 2013

AAA Cercasi foto disperatamente

Incuriositi dal titolo?

Bene, magari siete fra le tante persone che sabato o domenica sono entrate nel villaggio dei Sallui alla festa di Beltane, e con gentilezza ci avete chiesto il permesso di scattarci qualche foto.

Noi vi abbiamo detto di sì, magari facendo due chiacchiere con voi, oppure continuando a fare quel che facevamo.

Se siete arrivati sino a qui, cercandoci su internet, ed avete nelle vostre memorie qualche foto per noi, vi chiediamo di contattarci via mail, all'indirizzo di posta popolosallui@hotmail.it.

Il prossimo anno vi lasceremo un biglietto da visita, e cercheremo di realizzarli nel modo più filologico possibile.

lunedì 13 maggio 2013

Sallui, popolo di giramondo

Quanto lavoro per pochi istanti di festa, per pochi giorni che si consumano attorno ad un fuoco, o donando a tanti bambini sconosciuti brevi istanti di magia.



Si lavora per mesi, poi si corre nelle ultime settimane, anche contro il tempo che continua a premiarti con generosi rovesci d'acqua... poi è ora di smontare tutto, inscatolare, insaccare, piegare, portare tutto alle auto e poi in magazzino.

Sino ad una nuova festa, sino ad un nuovo fuoco, per vivere altri intensi attimi di magia.


Il villaggio del Popolo Sallui

In un prato celato fra boschi e montagne, laddove scorre silenzioso e placido il ruscello, vicino alla betulla ed alla robinia...

Là sorge il campo dei Sallui.



Vi è una palizzata che non vuole essere confine o barriera, poichè ognuno può venire a trovarci.
C'è il cerchio di pietre che delimita il fuoco, ed attorno a questo c'è un cerchio di panche in legno dove sedersi per scaldarsi, ristorarsi e raccontare storie e canti alla sera.
L'altare sotto alle piante, per ringraziare gli spiriti della natura e dell'universo della loro silente ospitalità e protezione.
Le nostre tende, sbiadite al sole di tante giornate ma sempre pronte a difenderci dal vento e dalla pioggia.

Questo è il nostro villaggio...

Tramonto su Beltane

Pensieri di Sceal
Oggi il cielo è azzurro, e mi ricorda il cielo che abbiamo potuto ammirare ieri e sabato, fra i boschi che da sempre proteggono la festa di Beltane.
Però l'immagine che ora ho più impressa non è della festa, con il suo allegro clamore, con i bambini intenti a giocare sul prato, con persone sconosciute che incrociano il loro cammino al nostro, con la musica che giunge dai campi vicini.

Se penso a questa festa, adesso, penso al nostro campo che si dissolve in una fila di pali disposti a terra; oppure alle tende piegate ed impilate; il nostro villaggio è svanito in poco tempo, come l'eco dei rumori e dei suoni che per tre giorni hanno dimorato in quella radura.
Penso a quando ho accompagnato Helori e Rowan nel punto in cui sorgevano poche ore prima i due fuochi di Beltane, il fuoco dell'uomo e il fuoco della donna, ridotti ormai ad un mucchio di cenere grigia ed impalpabile, circondato e protetto da rami e foglie che non hanno preso fuoco durante la lunga notte di festa.


Mentre Helori raccoglieva un poco di cenere da entrambi i fuochi, le nuvole hanno lasciato scoprire una sottile felce di luna, appena visibile accanto alla prima stella della sera.

In silenzio siamo tornati dai nostri amici, da Keelan, Elder e Dramor che stavano caricando le ultime cose, prima di tornare a casa.
Il prato di Beltane ci ha salutato, con il suo odore umido di fango, nel quale ho gurdato le impronte di piedi e scarpe che lo hanno calpestato, sotto la pioggia e sotto il sole.

Noi lo abbiamo salutato, un po' stanchi...
Ognuno di noi ha portato qualcosa lì, qualcosa è rimasto, qualcosa invece lo si è portato a casa; ricordi, emozioni. Nei prossimi giorni questi ricordi forse torneranno, e ci saranno dettagli che ora non si ricordano...
Il sorriso dei bambini, unito alla loro curiosità senza confini, le domande di chi ha visitato il nostro campo, il fuoco che ci ha scaldato e sul quale abbiamo cucinato le nostre cene, il pane che ci ha donato un amico di un campo vicino.

Tutto, o quasi, tornerà, come ritorna la primavera dopo l'inverno, come ritorna la festa di Beltane!

giovedì 2 maggio 2013

Mappa della festa di Beltane a Masserano

Per gli amici che volessero venire a salutarci il 10, l'11 o il 12 maggio, nella splendida cornice del parco Arcobaleno a Masserano, ecco una mappa per trovare il nostro accampamento.

Varcate i cancelli e proseguite dritto, mentre le bancherelle degli artigiani sfilano alla vostra sinistra.

Girate a destra, seguendo il sentiero che abbandona la strada principale.

Camminate oltre il ponte di legno costruito sullo stagno.

Attraversate il grande prato oltrepassando le pire di legna preparate per la notte di Beltane.

Siete arrivati! Benvenuti!