lunedì 19 agosto 2013

La ruota delle festività celtiche


Qualche giorno fa si ricordava la festa di Lughnasad, di come si sia reso omaggio al dio Lugh mangiandolo sottoforma di pane modellato con sembianze umane, prima di compiere in compagnia altri piccoli riti.

Qualche giorno fa invece ho trovato in rete, ed ora come ora non saprei chi ringraziare, questa foto.
Si tratta della ruota delle festività celtiche, o meglio degli otto sabbat, disegnata su legno.

La prossima tappa in questa ruota sarà Mabon, festa che si celebra nell'equinozio d'autunno per celebrare la raccolta dei frutti della terra, e la condivisione degli stessi con gli altri per affrontare i mesi invernali e ricevere la beniedizione degli dei, soprattutto di Mabon ("giovane uomo" o "figlio divino"), dio della giovinezza, della vegetazione e dei raccolti.

venerdì 2 agosto 2013

Lughnasadh!!

Lughnasadh... ovvero la festa di Lug, e noi gli abbiamo fatto la festa, mangiando il pane preparato da Helori che ha cercato di dargli fattezze umane e maschili!!

Dopo i fasti e le fatiche di Celtica ci siamo ancora ritrovati nella piccola casa della nostra Helori, appunto, per una cena fra amici, prima che le ferie di agosto ci dividano e in attesa di ritrovarci di nuovo per altri momenti insieme.

Come sempre abbiamo unito il sacro "..Lughnasadh (o anche Lunasa o Lughnasa) è uno degli otto sabbat (celebrato il 1º agosto nell'emisfero nord), il primo dei tre che celebrano la stagione del raccolto (gli altri sono Mabon e Samhain). La festa ricorda il sacrificio del Dio (sotto forma di grano): nel suo ciclo di morte (per dare nutrimento alla popolazione) e rinascita, il grano veniva identificato come uno degli aspetti del dio Sole, che i gaelici chiamavano Lúg..." al profano, scherzando e chiacchierando.

Cosa strana, sulla tavola era pressochè assente una qualsivoglia forma di bevanda alcolica, forse per questo una volta tanto non abbiamo divagato fra mille cose. Anzi, a fine cena ognuno di noi ha cercato di creare una bambolina con una pannocchia..

Helori e Rowan sono riuscite a tirare fuori qualcosa di bello, con fattezze femminili, Sceal si è accontentato di far star in piedi la pannocchia in un bicchiere facendole una gonnellina, Keelan ed Elder hanno invece approntato la pannocchia... per la padella.
Da qualche parte qualcuno di noi ha anche una foto di gruppo delle pannocchie di Lughnasadh 2013, ma chissà chi e chissà dove.

Dulcis in fundo, abbiamo seminato i noccioli di albicocca nel giardino di Helori. Diciamo che abbiamo lasciato al destino il compito di seminare i semi, in quanto li abbiamo lanciati al buio nel giardino, prima di salutarci e tornare a casa.

Buon Lughnasadh e buone vacanze a tutti!

lunedì 22 luglio 2013

Elementi da favola

Eccoci...



Elementi della natura, del bosco, della montagna...

Lo Spirito femminile della Terra,
nel cui grembo caldo e silenzioso
germina e cresce la vita
prima di sbocciare alla luce della vita.

Lo Spirito maschile dell'Aria,
vagabondo e senza padroni,
nella cui voce senza età
risuona il vento, la musica, la gaiezza.

Lo Spirito femminile dell'Acqua,
che ovunque arriva dilagando
per dissetare, per rinfrescare
e far crescere e vivere ogni creatura vivente.

Lo Spirito maschile del Fuoco,
intoccabile e pericoloso
e nel contempo necessario
per scaldare e per illuminare il buio bella notte.

martedì 9 luglio 2013

Il giorno dopo...

Pensieri di Scéal

Ieri...
Uno degli ultimi fuochi a spegnersi fra gli alberi silenti del Peuterey quest'anno è stato il nostro, anzi quello che è nato per l'ultimo pasto unendo le braci del fuoco del Clan del Tasso a quelle del Popolo Sallui.
Forse è stato l'ultimo fuoco a divorare il legno, mentre cadevano le prime gocce di una pioggia che si è tenuta lontana dalla valle per tutta la durata di Celtica.
Abbiamo finito di caricare auto e furgoni mentre le ultime fiamme si consumavano, salutando gli ultimi superstiti di questa festa, che ora è un ricordo.
Una visita veloce a Riccardo e a Laura, al Clan della Grande Orsa, poi penso che ognuno di noi abbia salutato il proprio elemento, invisibile ma presente nel bosco, e via, verso casa, o almeno verso il luogo dove abbiamo una residenza anagrafica.

Oggi...
E il giorno dopo? Il giorno dopo è difficile pensare che non si è più in quel bosco magico, davanti a quel fuoco che ha unito attorno a sè persone sconosciute e che forse non si incontreranno più. Difficile pensare che non si vedranno gli occhi curiosi e vivaci dei bambini che ascoltano la nostra storia. Difficile stare al lavoro, in una scatola fatta di cemento e di convensioni sociali.

Ma forse una parte di me, e anche dei miei compagni, è rimasta fra quei tronchi d'albero ai quali ci siamo appoggiati per costruire il nostro villaggio, è rimasta a saltellare fra quei sassi che abbiamo chiesto in prestito al bosco per poi restuirli ieri, dopo aver mescolato la cenere grigia agli di pino profumati.

Così si vive in due luoghi, ancora per qualche ora, o forse qualche giorno... un po' nella grande pianura calda, un po' lassù.
Intanto, io perlomeno, in attesa di sentire cosa pensano gli altri Sallui, ricordo momenti, e creo nella mia memoria un collage composto da occhi che mi hanno ispirato con i loro sorrisi, da voci che hanno parlato alla mia anima, da suoni e da musiche che il vento ha portato a me attraverso i rami degli alberi, da sapori di cibi cotti sulla brace pulsante.

Dopo il ricordo giunge inconsapevole un grazie, che con le sue braccia invisibili comprende tutto e tutti coloro che hanno reso questi giorni indimenticabili.
Grazie alla montagna ed al bosco che ci hanno ospitati, pazienti e silenziosi.
Grazie a chi ha creduto in questa festa e ha fatto sì che si potesse svolgere.
Grazie ai miei compagni Sallui che hanno vissuto con me ogni momento.
Grazie a Max e a Francesca, con cui abbiamo scambiato esperienze e modi di vivere.
Grazie ai miei genitori e a mia figlia che son stati lì con me, come un piccolo clan famigliare.
Grazie a Luigi e a Elena, per la loro dedica ed i loro doni.
Grazie a Anne-Gaëlle, che mi ha fatto vivere un istante di pura magia, senza tempo, intrecciando la propria musica alle mie parole.
Grazie ad Alban, per la saggezza che vive nelle sue parole.
Grazie ad una amica particolare, che mi ha donato un dolce abbraccio nella notte.
Grazie a coloro che sono entrati nel nostro campo rispettandolo e portando via un ricordo piacevole, e a tutte le persone che hanno incrociato il mio cammino, facendo parte, anche solo per un istante, del mio karma.

lunedì 1 luglio 2013

Sallui con un pelo di sfiga

Più di un mese è passato dall'ultimo post.
Un po' perchè non di solo celtismo si vive e tutti ci dedichiamo a vari lavori per campare...
Un po' perchè dovendoci occupare di piccole e grandi attività legate al prossimo festival (leggai Celtica) il tempo per il blog non c'è mai...
Un po' perchè è un passatempo dei Sallui ammalarsi prima dei grandi eventi.

Insomma, chi scrive (indovinate voi chi sia) torna oggi nel mondo dei vivi e sani dopo una bella polmonite, ma poichè i Sallui non vogliono lasciare sguarnito il pronto soccorso cittadino, qualcun altro se la sta vedendo poco bene per problemi di salute.

Ma anche a dispetto della sfiga e della salute che (non) abbonda, lo scorso weekend un manipolo di valorosi e valorose è asceso a Courmayeur, imboccato la strada che porta in Val Veny ed ha montato il campo (di cui abbiamo anche una foto, sotto)!


Insomma, ora basta solo contare i giorni, e passare dal pronto soccorso a raccogliere chi vi ha preso dimora. Celtica, arriviamo... anche sui gomiti!

mercoledì 29 maggio 2013

Sallui in partenza per le Terra sotto il mare

Questa settimana i Sallui non si riuniranno come loro solito per continuare la preparazione in vista di Celtica 2013.

Ma il motivo è alquanto particolare!
Helori, oltre ad essere la nostra guida nonchè memoria storica del gruppo, è una bravissima tatuatrice e proprio domani, giovedì 30 maggio, partirà alla volta delle Terre sotto al mare, per essere presente ad una convention.

Le Terre sotto il mare per gli uomini moderni sono i Paesi Bassi, oppure Olanda, e lei, assieme a Dramor ed Elder, è diretta là portando con sè il suo baule pieno di inchiostri colorati e di disegni.

A proposito di disegni sulla pelle, ecco uno degli ultimi che ha disegnato, presente nella sua scheda di dettaglio sul sito della Convention.

In bocca al lupo, e speriamo che torni presto per raccontare a tutto il popolo rimasto al di qua delle Alpi questa bella esperienza!

sabato 25 maggio 2013

Il programma di Celtica 2013

Finalmente il programma definitivo di Celtica 2013.
>> vai al programma sul sito ufficiale <<
Saremo nel magico bosco in Val Veny, presso Courmayeur, dal 5 al 7 luglio.

Oltre alla fiaba animata per i piccoli - ma che neppuri i grandi disdegnano, per tornare un po' bimbi all'ombra delle maestose conifere - quest'anno il campo sarà animato anche alla sera.

Quando? Quando attorno al fuoco lanceremo i  nostri magici dadi, illustrati da Helori e Rowan su ogni faccia, per raccontare favole e racconti insieme a chi verrà a trovarci.

Insomma, i Sallui continuano a raccontare un mondo magico e da fiaba attingendo al patrimonio artistico e culturale non solo del mondo celtico, ma anche ispirandosi al mondo di fiabe dell'infanzia di ciascuno, mescolando sapientemente il tutto con... l'improvvisazione e con quello che le persone che giungono al campo portano del loro vissuto.

Come diceva qualcuno "Alea iacta est"... il dado è stato lanciato, chi vuol iniziare la prossima storia??

domenica 19 maggio 2013

La cena degli avanzi

A Beltane nella polenta c'era entrata la cenere del fuoco.
I fagioli erano più saporiti, perchè avevano il sapore di affumicato.
Le verdure ed i tomini scaldati sulla fiamma viva avevano quel non so che di vivo, condiviso...

A casa, oltre a qualche formica in auto, tanta stanchezza e soddisfazione per i tre giorni volati via, abbiamo riportato qualche avanzo di cibo: un mezzo pacchetto di farina, due tomini, un po' di fagioli e del sugo di pomodoro. Anche un po' di pasta e tanti carciofini sott'olio, oltre che olive (sempre sotto'olio).

Quindi ci siamo detti, troviamoci per far una cena, ed evitare di buttare via quanto avanzato.
Helori ci ha ospitati come sempre, e da qui il significato del suo nome (vedi qui), e nella piccola cucina di casa sua abbiamo riassaporato un po' di quei momenti.
Tutti attorno al fuoco, mentre il vento portava a spasso le ultime nubi della giornata, prima che arrivasse la notte.
Fuoco, braci rosse e pulsanti, qualche indecisione dettata dal fatto che a casa, con il fornello ad accensione elettrica è sempre tutto più facile... ma poi tutti insieme a mangiare la nostra cena, attorno al fuoco che ci aveva permesso di cuocerla.

E' stata una cena strana, durante la quale abbiamo parlato un po'... prima di perderci ognuno nei propri pensieri. Prima di portare in mezzo ai piatti usati per la cena la grappa del Bruttazzo, e godercela a poco a poco.

Chi è il Bruttazzo? Eh, bella domanda... alcuni di noi si chiedono anche se sia una Bruttazza.
Comunque sia è lo spirito del campo Salluo, e della nostra amicizia.
Spirito nel senso letterale del termine, dato che fa 42 gradi...
Ma non solo, ci siamo passati quella bottiglia si mano in mano attorno al fuoco, dopo che i fuochi di Beltane erano divampati al centro della radura, fino a quando ad uno ad uno siamo crollati per la stanchezza, e siamo andati a dormire.
La bottiglia di grappa del Bruttazzo è rimasta lì, come sentinella di guardia nella notte.

Ma la cena degli avanzi come è finita?
E' finita con un inizio... ossia pensando a come organizzare la prossima festa, ma questa è un'altra storia!

mercoledì 15 maggio 2013

AAA Cercasi foto disperatamente

Incuriositi dal titolo?

Bene, magari siete fra le tante persone che sabato o domenica sono entrate nel villaggio dei Sallui alla festa di Beltane, e con gentilezza ci avete chiesto il permesso di scattarci qualche foto.

Noi vi abbiamo detto di sì, magari facendo due chiacchiere con voi, oppure continuando a fare quel che facevamo.

Se siete arrivati sino a qui, cercandoci su internet, ed avete nelle vostre memorie qualche foto per noi, vi chiediamo di contattarci via mail, all'indirizzo di posta popolosallui@hotmail.it.

Il prossimo anno vi lasceremo un biglietto da visita, e cercheremo di realizzarli nel modo più filologico possibile.

lunedì 13 maggio 2013

Sallui, popolo di giramondo

Quanto lavoro per pochi istanti di festa, per pochi giorni che si consumano attorno ad un fuoco, o donando a tanti bambini sconosciuti brevi istanti di magia.



Si lavora per mesi, poi si corre nelle ultime settimane, anche contro il tempo che continua a premiarti con generosi rovesci d'acqua... poi è ora di smontare tutto, inscatolare, insaccare, piegare, portare tutto alle auto e poi in magazzino.

Sino ad una nuova festa, sino ad un nuovo fuoco, per vivere altri intensi attimi di magia.


Il villaggio del Popolo Sallui

In un prato celato fra boschi e montagne, laddove scorre silenzioso e placido il ruscello, vicino alla betulla ed alla robinia...

Là sorge il campo dei Sallui.



Vi è una palizzata che non vuole essere confine o barriera, poichè ognuno può venire a trovarci.
C'è il cerchio di pietre che delimita il fuoco, ed attorno a questo c'è un cerchio di panche in legno dove sedersi per scaldarsi, ristorarsi e raccontare storie e canti alla sera.
L'altare sotto alle piante, per ringraziare gli spiriti della natura e dell'universo della loro silente ospitalità e protezione.
Le nostre tende, sbiadite al sole di tante giornate ma sempre pronte a difenderci dal vento e dalla pioggia.

Questo è il nostro villaggio...

Tramonto su Beltane

Pensieri di Sceal
Oggi il cielo è azzurro, e mi ricorda il cielo che abbiamo potuto ammirare ieri e sabato, fra i boschi che da sempre proteggono la festa di Beltane.
Però l'immagine che ora ho più impressa non è della festa, con il suo allegro clamore, con i bambini intenti a giocare sul prato, con persone sconosciute che incrociano il loro cammino al nostro, con la musica che giunge dai campi vicini.

Se penso a questa festa, adesso, penso al nostro campo che si dissolve in una fila di pali disposti a terra; oppure alle tende piegate ed impilate; il nostro villaggio è svanito in poco tempo, come l'eco dei rumori e dei suoni che per tre giorni hanno dimorato in quella radura.
Penso a quando ho accompagnato Helori e Rowan nel punto in cui sorgevano poche ore prima i due fuochi di Beltane, il fuoco dell'uomo e il fuoco della donna, ridotti ormai ad un mucchio di cenere grigia ed impalpabile, circondato e protetto da rami e foglie che non hanno preso fuoco durante la lunga notte di festa.


Mentre Helori raccoglieva un poco di cenere da entrambi i fuochi, le nuvole hanno lasciato scoprire una sottile felce di luna, appena visibile accanto alla prima stella della sera.

In silenzio siamo tornati dai nostri amici, da Keelan, Elder e Dramor che stavano caricando le ultime cose, prima di tornare a casa.
Il prato di Beltane ci ha salutato, con il suo odore umido di fango, nel quale ho gurdato le impronte di piedi e scarpe che lo hanno calpestato, sotto la pioggia e sotto il sole.

Noi lo abbiamo salutato, un po' stanchi...
Ognuno di noi ha portato qualcosa lì, qualcosa è rimasto, qualcosa invece lo si è portato a casa; ricordi, emozioni. Nei prossimi giorni questi ricordi forse torneranno, e ci saranno dettagli che ora non si ricordano...
Il sorriso dei bambini, unito alla loro curiosità senza confini, le domande di chi ha visitato il nostro campo, il fuoco che ci ha scaldato e sul quale abbiamo cucinato le nostre cene, il pane che ci ha donato un amico di un campo vicino.

Tutto, o quasi, tornerà, come ritorna la primavera dopo l'inverno, come ritorna la festa di Beltane!

giovedì 2 maggio 2013

Mappa della festa di Beltane a Masserano

Per gli amici che volessero venire a salutarci il 10, l'11 o il 12 maggio, nella splendida cornice del parco Arcobaleno a Masserano, ecco una mappa per trovare il nostro accampamento.

Varcate i cancelli e proseguite dritto, mentre le bancherelle degli artigiani sfilano alla vostra sinistra.

Girate a destra, seguendo il sentiero che abbandona la strada principale.

Camminate oltre il ponte di legno costruito sullo stagno.

Attraversate il grande prato oltrepassando le pire di legna preparate per la notte di Beltane.

Siete arrivati! Benvenuti!

venerdì 26 aprile 2013

Momenti folli o ispirati?

Il giovedì Salluo è un momento per incontrarsi, per prendere decisioni, per provare insieme le fiabe da mettere in scena, per far due conti, per pianificare le prossime attività.

Talvolta è anche un momento per cantare, o per cercare di farlo!


domenica 21 aprile 2013

Beltane, la rinascita

Di questo blog, o comunque sia di un sito che potesse vivere e raccontare qualcosa di noi, si è parlato durante tutto l'inverno.

Poi, però, la mancanza di tempo, e in quel poco che avevamo a disposizione, l'esigenza di fare "cose" urgenti per il nostro gruppo, han fatto cadere in una sorta di oblio questa idea.
Il tempo era da dedicare a ricostruire le tende deteriorate dall'uso e dal tempo; oppure ai nuovi costumi da preparare; oppure alle nuovi parti delle fiabe che mettiamo in scena per i bimbi da imparare e provare.
Senza dimenticare la stesura dei testi del libretto, e la realizzazione delle illustrazioni.
Infine, lo ammettiamo, alcune volte ci si trovava quasi solo per far due conti e poi ridere e scherzare, poichè ogni salluo deve pur lavorare per portare a casa la pagnotta, ed alla sera a volte di energia per fare e disfare ne rimane ben poca.

Poi la pioggia, che continuava a far rimandare di settimana in settimana i giorni programmati per andare al Parco di Arcobaleno ed allestire il campo storico, liberandolo dalle erbacce e trasformandolo in un luogo accogliente per noi, e per chi sarebbe venuto a salutarci, durante la festa di Beltane.

Eppure, o forse grazie a Beltane, festa della rinascita e della fertilità, un mattino questo blog è nato.
In quattro e quattr'otto, come sempre capita per le cose che si vogliono davvero.
Con semplicità, ma anche con passione, e di sicuro con qualche imprecisione.

Dopo altri siti che negli anni precedenti il popolo dei Sallui ha cercato di mantenere e far crescere, l'eco della rinascita che si festeggerà a Beltane fra qualche giorno ha già dato il suo frutto.
Queste pagine lo dimostrano... oggi si ricomincia, e speriamo che le nostre emozioni prima, durante e dopo i festival, i nostri "making of" possano tramutarsi in parole e fotografie, per raccontare niente di più e niente di meno che la storia di un gruppo di amici, a cui piace trovarsi, sotto la luna e le stelle, a cantare e raccontare storie, per se stessi e per persone sconosciute.
Ovviamente ispirati dal profumo di idromele...